Raccolta e asporto dei rifiuti organici
I rifiuti organici vanno raccolti nei cassonetti di color marrone che si trovano all’interno delle isole ecologiche o ai punti di raccolta. È fondamentale che i rifiuti organici siano depositati in sacchetti di carta o semplicemente avvolti in carta da giornale oppure nei sacchetti biodegradabili che si trovano nei negozi. I rifiuti organici non vanno in nessun modo depositati in sacchetti di plastica dato che i rifiuti raccolti vanno mandati in compostaggio dove i sacchetti di plastica non sono desiderati perché ostacolano il processo di trattamento dei rifiuti.
I rifiuti organici vengono asportati una volta alla settimana.
I rifiuti organici comprendono:
- i rifiuti verdi
- ramaglie
- erba, fogliame
- terriccio
- fiori, erbaccia
- frutta marcia
- rifiuti alimentari, resti di frutta e verdura, gusci di uova, fondi e filtri di caffè, fondi e filtri di tè
- alimentari avariati senza confezione
- resti di cibi cotti, non liquidi
- sacchetti di carta.
Perché differenziare i rifiuti organici?
Differenziando i rifiuti organici si riduce la quantità dei rifiuti e dei gas serra nei depositi. I rifiuti organici raccolti vanno in compostaggio producendo in questo modo fertilizzante naturale che può completamente sostituire tutti prodotti sintetici che danneggiano l’ambiente.
Ogni nucleo famigliare può trattare i propri rifiuti organici scegliendo il compostaggio domestico e diminuire così notevolmente la quantità dei rifiuti. Il compostaggio si può fare con il cumulo oppure in compostiera.
Il compostaggio nel vostro giardino
I cittadini che possiedono un giardino o del terreno attorno alla propria casa possono scegliere di avere una compostiera oppure di raccogliere i rifiuti biologici nei cassonetti davanti casa. La compostiera va sistemata in un posto parzialmente ombreggiato del giardino e facilmente raggiungibile, riparato dal vento e dall’insolazione diretta. Deve poggiare direttamente sul terreno e deve permettere un’aerazione corretta da tutti i lati. Va posizionato in modo tale, da non creare inconvenienti, come la puzza, su terreni limitrofi. Queste le regole fondamentali per tutti i sistemi di compostaggio comuni, indifferentemente dal fatto se sono aperti o chiusi, in legno, in rete metallica o in plastica.È fondamentale che la compostiera poggi direttamente sul terreno. Sul fondo si pongono ramaglie sminuzzate che garantiscono una buona aerazione da sotto ed evitano il ristagno dell’acqua. Per un processo di decomposizione ottimale è importante che non venga a mancare l’ossigeno perciò è necessario che il materiale secco (ramaglie e scarti di potatura) si mescoli regolarmente con quello umido (erba, rifiuti della cucina).I rifiuti della cucina e i resti di cibo devono essere ricoperti con fogliame, terra, erba oppure rimescolati un po’ onde evitare sgradevoli odori e l’arrivo di topi, ratti e uccelli. Durante la decomposizione che avviene ad una temperatura tra i 50° e 60°C i microorganismi, i batteri e i funghi producono humus e elementi nutritivi. Per una corretta decomposizione si ha bisogno anche di un’umidità equilibrata. Il materiale non deve seccarsi pertanto in lunghi periodi secchi va annaffiato. Quando il compost è pronto, dopo circa sei mesi, è bene smuoverlo un po’ per farlo aerare e per favorire la decomposizione. Il compost maturo va setacciato con un setaccio con forature di 15-20mm, il resto va riutilizzato per una prossimo compostaggio come materiale strutturante.